Serata commemorativa e la presentazione del volume ZORA
Zora Perello, figlia di una sarta slovena e di padre calabrese rappresenta la personificazione dei traumi della storia vissuti dalla città di Trieste che sono in parte evidenti tuttora. La vita della giovane attivista slovena, comunista e partigiana, è stata interrotta nel campo di concentramento di Ravensbrück nel 1945.
La sua vita e la storia di Trieste ci viene raccontata dal romanzo biografico scritto da Lida Turk (1938-2015) edito nel 2005 dalla casa editrice Založništvo tržaškega tiska – Editoriale stampa triestina. Pochi mesi fa il volume è stato inoltre pubblicato nella versione italiana: undici capitoli sono stati tradotti dall’autrice, dopo la sua morte l’opera è stata conclusa da Matejka Grgič. L’edizione è stata per l’appunto curata dalla ZTT-EST in collaborazione con l’ANPI-VZPI e dalla Fondazione – Sklad Dorče Sardoč.
In occasione delle celebrazioni del 25 aprile 2017 l’Unione Economica Culturale Slovena – Slovenska kulturno-gospodarska zveza – SKGZ, il Comitato provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia ANPI-VZPI e l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti – ANED in collaborazione con la ZTT- EST organizzano un incontro in memoria di Zora Perello. L’evento è parte del programma ufficiale delle celebrazioni del 25 aprile del Comune di Trieste. La serata si svolgerà presso la Risiera di San Sabba a Trieste lunedì 24 aprile 2017 alle ore 18.00.
L’incontro verrà condotto dalla storica e presidente ANED Dunja Nanut, le proprie testimonianze verranno riportate dalla giornalista e interprete Devana Jovan e dalla professoressa e poetessa Majda Artač. Due passi del romanzo verranno letti in italiano e in sloveno dall’attrice Nikla Petruška Panizon.
L’evento bilingue italiano-sloveno non sarà quindi una semplice presentazione di un’opera letteraria, bensì un incontro in memoria di Zora Perello che si afferma ancora oggi, dopo settantadue anni, come uno dei simboli della resistenza delle donne slovene e triestine nella prima metà del ventesimo secolo.
ZORA PERELLO (1922-1945)
Zora, all’anagrafe Alba, Zora Perello era nata a Servola il 14 maggio 1922, l’ anno in cui il fascismo giunse al potere, da papà calabrese e madre slovena della zona dei Brkini. Quando aveva solo otto anni il padre lasciò la famiglia e la madre si trasferì con Zora a San Giacomo. Da adolescente, fece parte della gioventù comunista considerata illegale dal regime fascista e si prodigò per la diffusione dell’ educazione tra gli sloveni di San Giacomo. Fermata una prima volta e condannata a sei mesi di carcere, venne nuovamente arrestata per la sua attività politica, condannata dal Tribunale Speciale a diciotto anni di reclusione ed internata. Rimase in prigione fino all’ 8 settembre 1943. Ritornò a Trieste come attivista comunista in città e sul Carso. Venne arrestata di nuovo dalla Gestapo e torturata. In prigione incontrò la dirigente comunista e tenente partigiana Maria Bernetič (“Marina”) che sarà poi senatrice del Partito Comunista Italiano. Desportata nel campo di concentramento di Ravensbrück Zora Perello morì il 21 febbraio del 1945.